Nuovo Ossigeno ai sovraindebitati per uscire dalla crisi: convertito in legge il Decreto Ristori.

Nuovo Ossigeno ai sovraindebitati per uscire dalla crisi: convertito in legge il Decreto Ristori.

31 Dicembre 2020Notizie

SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI ACCESSO ALLE PROCEDURE DI SOVRAINDEBITAMENTO PER LE IMPRESE E I CONSUMATORI DI CUI ALLA LEGGE 27 GENNAIO 2012, N. 3, E NORME RELATIVE ALLE PROCEDURE PENDENTI
E’ possibile scaricare il testo integrale della legge n. 176 del 18.12.2020, contenente le importanti novità normative sotto riportate.

PROCEDURE FAMILIARI:
1. I membri della stessa famiglia possono presentare un’unica procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento quando sono conviventi o quando il sovraindebitamento ha un’origine comune.
2. Ai fini del comma 1, oltre al coniuge, si considerano membri della stessa famiglia i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo, nonché le parti dell’unione civile e i conviventi

MERITO CREDITIZIO:
Il creditore che ha colpevolmente determinato la situazione di indebitamento o il suo aggravamento ovvero, nel caso di accordo proposto dal consumatore, che ha violato i principi di cui all’articolo 124-bis del decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, non può presentare opposizione o reclamo in sede di omologa, anche se dissenziente, né far valere cause di inammissibilità che non derivino da comportamenti dolosi del debitore.

DEBITI ERARIALI – LO STATO NON SI PUO’ OPPORRE:
Il tribunale omologa l’accordo di composizione della crisi anche in mancanza di adesione da parte dell’amministrazione finanziaria quando l’adesione è decisiva ai fini del raggiungimento delle percentuali di cui all’articolo 11, comma 2 e quando, anche sulla base delle risultanze della relazione dell’organismo di composizione della crisi, la proposta di soddisfacimento della predetta amministrazione è conveniente rispetto all’alternativa liquidatoria.

ESDEBITAZIONE A ZERO:
Il debitore persona fisica meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura, può accedere all’esdebitazione solo per una volta, fatto salvo l’obbligo di pagamento del debito entro quattro anni dal decreto del giudice laddove sopravvengano utilità rilevanti che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al dieci per cento. Non sono considerate utilità, ai sensi del periodo precedente, i finanziamenti, in qualsiasi forma erogati.

Go to Top